Iniziamo il nuovo anno con #Hemerainprimapersona, il ciclo di interviste al nostro dream team: oggi è la volta del prof. Massimo Locati, Direttore Scientifico di Hemera.

In che modo la composizione del team ha influenzato la nascita e lo sviluppo della proof of concept della terapia?

La terapia rigenerativa è una delle grandi promesse della medicina moderna, una frontiera dalle grandi potenzialità; ma anche uno degli ambiti in cui da anni si registrano sconfitte brucianti. La principale ragioni di questi insuccessi è la difficoltà ad agire efficacemente in uno scenario caratterizzato da vari processi biologici che si intrecciano e si influenzano reciprocamente. L’esperienza Hemera insegna che le nostre chance migliorano quando competenze differenti sinergizzano. Nel caso di Hemera, la cross-fertilizzazione tra competenze di ambito neuroscientifico e di immunologia hanno generato un contesto ideale per mettere a fuoco un approccio innovativo di medicina rigenerativa che le singole competenze isolate non avrebbero mai saputo cogliere.

Qual è il principale valore scientifico dell’innovazione di Hemera con REMaST?

REMaST sposta l’attenzione degli approcci rigenerativi dalla cellula specifica del tessuto danneggiato al contesto nel suo complesso, cioè a quello che tecnicamente chiamiamo ‘microambiente’. In particolare, in ambito neurorigenerativo, l’esperienza ha mostrato i limiti di approcci mirati a sostenere direttamente la rigenerazione di cellule neuronali, ad esempio con l’impiego di cellule staminali di vario tipo. In particolare, nel tessuto nervoso lesionato si crea un ambiente ostile che ne impedisce la rigenerazione da parte di cellule staminali. L’innovazione di Hemera consiste in un cambio di approccio terapeutico, con l’utilizzo di un altro tipo cellulare, i macrofagi, in grado di agire sul micro ambiente ostile.

Che sono i macrofagi e perchè sono importanti?

I macrofagi sono cellule immunitarie, classicamente considerate coinvolte nei processi di difesa, tuttavia queste cellule hanno anche la funzione di creare, negli organi danneggiati, le condizioni microambientali migliori perché le potenzialità rigenerative tipiche di quell’organo si esprimano. In molti contesti questa sinergia ci garantisce ottime capacità rigenerative, non però nel sistema nervoso centrale. Conosciamo da anni le funzioni prorigenerative dei macrofagi, ma finora questa loro potenzialità non è stata sfruttata per generare forme innovative di terapia.

Come funziona il processo di rigenerazione tissutale indotto dalla terapia Hemera?

REMaST è un preparato cellulare costituito da macrofagi istruiti in vitro per massimizzare le loro funzioni che favoriscono la rigenerazione. I nostri dati preclinici dimostrano che in uno stato funzionale specifico, indotto con il metodo brevettato dalla nostra compagnia, queste cellule esprimono alcune proprietà utili nel loro complesso a rigenerare anche tessuti, come ad esempio il sistema nervoso, che hanno una bassa propensione al riparo. Studiandone le capacità terapeutiche, ci siamo resi conto che i REMaST agiscono su diversi aspetti del processo di riparazione e rigenerazione.

Migliorano la sopravvivenza dei neuroni agendo direttamente su queste cellule nervose, ma agiscono anche su altre strutture coinvolte nel danno. In particolare stimolano la formazione di nuovi vasi, migliorando l’approvvigionamento di sangue e ossigeno che è necessario a sostenere la rigenerazione, e rimodellano la cicatrice che si sviluppa nella sede del danno e che compromette la trasmissione degli impulsi nervosi. Più che come un classico farmaco che agisce su una specifica funzione biologia, i REMaST agiscono quindi come un ‘bioreattore’ mettendo in campo molteplici funzioni che coralmente raggiungono i risultati che i nostri dati preclinici dimostrano.