Massimo Locati

Direttore Scientifico

Docente di Immunologia presso l’Università degli Studi di Milano

Capo laboratorio presso Humanitas Clinical and Research Hospital IRCCS

Massimo si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano nel 1992 e nel 1996 si è specializzato presso la stessa Università in Tossicologia. Dal 1993 al 1996 opera presso il Laboratorio di Immunologia dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano partecipando a progetti di ricerca finalizzati alla definizione delle vie di trasduzione del segnale di recettori delle chemochine nel reclutamento leucocitario. Si trasferisce quindi nel Laboratory of Host Defenses dei National Institutes of Health (Bethesda, MD, USA) dove partecipa a vari studi che definiscono il ruolo dei recettori per chemochine nell’ingresso di HIV-1 in cellule bersaglio. Nel 1998 rientra in Italia come ricercatore universitario presso l’Università degli Studi di Brescia e quindi nel 2001 si trasferisce all’Università degli Studi di Milano. In questo periodo i principali ambiti di ricerca sono rappresentati dai meccanismi di regolazione della risposta infiammatoria. Dal 2013 è Professore Ordinario di Patologia Generale e Immunologia dell’Università degli Studi di Milano, dove attualmente riveste la funzione di Direttore del Dipartimento di Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale. Dal 2007 dirige inoltre il Laboratorio di Biologia dei Leucociti presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano. Tra il 2009 e il 2014 è stato segretario scientifico della Società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica e Allergologia, in cui attualmente ricopre la funzione di Vicepresidente. I più recenti interessi di ricerca riguardano i meccanismi genetici ed epigenetici coinvolti nell’attivazione polarizzata nei macrofagi ed il ruolo dei macrofagi nelle patologie infiammatorie croniche e nei tumori. In questi ambiti ha al proprio attivo oltre 200 pubblicazioni su riviste internazionali peer-reviewed, con un IF complessivo superiore a 1.300, oltre 35.000 citazioni e un H-index di 74. Stimolato dai progetti ambiziosi e sfidanti, è da sempre incuriosito dagli aspetti biologici della medicina. Con Hemera è oggi fortemente motivato a trasferire le conoscenze sviluppate in anni di ricerca in un approccio terapeutico innovativo.

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